LA GERMANIA LASCERÀ L’EURO?
E se fosse la Germania a lasciare l’euro? L’ipotesi è sempre rimasta sullo sfondo ma, dopo il voto di domenica, diventa più concreta.
E se fosse la Germania a lasciare l’euro? L’ipotesi è sempre rimasta sullo sfondo ma, dopo il voto di domenica, diventa più concreta.
Ancora una conferma: la democrazia non è più compatibile con la Ue. Gli euro fanatici sono peggio dei talebani contro cui le popolazioni si stanno ribellando.
Austerità per tutti ma non per la casta della Ue. Il servizio delle auto blu in dotazione agli europarlamenti e ai loro portaborse ha bisogno di una ritocco al rialzo.
Siamo entrati nel mondo che gira al contrario. Con le decisioni prese oggi dalla Bce si avvera il sogno di ogni debitore: ricevere il denaro gratis e anche un bel regalo da parte del creditore che lo ringrazia per aver accettato il suo denaro.
Sull’euro è in arrivo la tempesta perfetta. A lanciare l’allarme non è uno dei tanti centri studi che, per sopravvivere sfornano istruzioni a comando.
Il Grande Fratello fiscale torna alla carica per spiare nel nostro portafoglio. Entro il 31 marzo, le banche, le poste e gli operatori finanziari dovranno trasmettere all’Anagrafe tributaria, tutti i nostri dati finanziari: conti correnti e carte di credito con relativo codice fiscale e Iban, conti titoli, prodotti finanziari e assicurazioni.
Sta per arrivare un’altra lettera di richiamo all’Italia. Secondo tradizione il postino dell’euro suona sempre due volte. E tutte le volte portando cattive notizie.
La stavano facendo talmente sporca che alla fine hanno dovuto fare un passetto indietro. Niente di clamoroso, in ogni caso: perché lo scippo delle case, grazie alle norma sugli espropri facili, resta.
Il pericolo è stato scansato. Almeno per il momento. Tuttavia non è detto che non si ripresenti sotto altra forma. Si tratta della direttiva europea che dispone l’esproprio della casa, senza nemmeno bisogno di ricorrere ad un giudice, per i debitori che saltano le rate del mutuo per sette mesi anche non consecutivi.
L’euro morirà presto. La previsione non viene dal solito fronte populista che a Bruxelles accolgono con una scrollata di spalle. A parlare è una fonte molto insider: l’ex governatore della Bank of England, Mervyn King, che ha appena dato alle stampe un saggio dal titolo emblematico: “La fine dell’alchimia: le banche, l’economia globale e il futuro della moneta”.