CI SARÀ L’IVA SUL MORTO
È nota la creatività italiana applicata al fisco. Ma la «tassa sul morto» alla vigilia del due novembre non se l’aspettavano.
È nota la creatività italiana applicata al fisco. Ma la «tassa sul morto» alla vigilia del due novembre non se l’aspettavano.
Nasce l’Agenzia Europea di Disinformazione. Per adesso si occupa dei migranti per favorire l’integrazione. Domani, all’occorrenza, potrebbe essere utilizzata per obiettivi più ambiziosi.
Miliardi di sprechi. Tutti certificati dalla Corte dei Conti europea. Soldi buttati via per autostrade che rimangono deserte e corsi di formazione gonfiati.
Il governo assicura che la manovra non porterà nuove tasse. Di sicuro, però, renderà più longeve quelle vecchie. Tra le pieghe della legge di bilancio è infatti spuntata una disposizione che servirà a rendere ancora più vessatorio il fisco italiano.
L’età si allunga e l’assegno si accorcia. Chi oggi ha 40 o 50 anni avrà un assegno ridotto al minimo. Le politiche di austerità varate per salvare l’euro hanno reso ballerina l’tetà della pensione.
Gufo o Grillo Parlante? Il giudizio cambia in base ai punti di vista. Stiamo parlando dell’Ufficio parlamentare di bilancio che ha voluto vedere cosa accadrà alla nostra finanza pubblica con la prossima crisi dell’euro.
La novità del Terzo Millennio è la seguente: oggi le rivoluzioni vengono fatte dai ricchi. La Brexit prima, poi la Catalogna e ora il referendum del Lombardo-Veneto sono esempi evidenti.
Hanno vinto gli evasori. Hanno perso i contribuenti onesti. Lo Stato metterà in vendita le cartelle esattoriali che non è stato in grado di incassare.
Altro che niente tasse. Alla fine, malgrado le rassicurazioni di Padoan, e di Gentiloni, i balzelli sono spuntati, eccome. A partire da quello più odioso, che andrà a colpire di nuovo il risparmio, già bersagliato in ogni modo.
Se domani, alla scadenza dell’ultimatum di Madrid, il leader separatista catalano Carles Puigdemont non si rimangerà la dichiarazione d’indipendenza fatta la settimana scorsa, con ogni probabilità finirà in carcere.