LA UE TEME ELEZIONI IN ITALIA?
Nessuno ha voglia di parlarne ad alta voce, ma da qualche giorno più di un sospetto si aggira tra le sale parlamentari e tra i corridoi delle redazioni dei giornali.
Nessuno ha voglia di parlarne ad alta voce, ma da qualche giorno più di un sospetto si aggira tra le sale parlamentari e tra i corridoi delle redazioni dei giornali.
Pubblichiamo integralmente l’articolo uscito sabato, sulle pagine di Libero, di Ernesto Preatoni, fondatore di questo blog, che commenta, senza mezzi termini il teatrino di Roma.
“Nel primo semestre 2020 i redditi privati non finanziari hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi 20 anni, solo in parte contrastata dalle misure di sostegno”.
Il blog riparte, oggi, dopo la pausa natalizia. Ripartiamo oggi – con un qualche ritardo rispetto agli anni passati – perché abbiamo voluto prenderci il tempo per provare a capire cosa stesse succedendo nel nostro Paese.
Per la Francia la crisi Covid e i denari del Recovery Fund sembrano essere un’occasione imperdibile per comprare pezzi di finanza italiana.
I sindacati hanno lanciato uno sciopero – fissato per il 9 di dicembre (capitano sempre in giornate vicine a giorni di festa, questi scioperi) – per protestare contro il mancato accordo con il governo sul rinnovo del contratto e sul programma di assunzioni, nonostante la legge di Bilancio dedichi un intero capitolo agli statali.
Con una schiacciante maggioranza, grazie al voto anche di tutto il centro-destra, la scorsa settimana Camera e Senato hanno dato il via libera al quarto scostamento di bilancio per 8 miliardi (dopo i primi tre pari a complessivi 100 miliardi da marzo ad oggi).
La scorsa settimana il fondatore di questo blog, Ernesto Preatoni, ha ripreso da dove aveva lasciato parlando, sulle pagine di Libero, della tentazione dei politici di Bruxelles di imporre alla Banca Centrale Europea di cancellare i debiti contratti dai Paesi dell’Unione durante il Covid.
Come stanno andando i famosi “prestiti garantiti” dallo Stato, quella misura introdotta questa primavera dal governo Conte per aiutare gli imprenditori colpiti dal Covid a risollevarsi?
Tassi sottozero, economie paralizzate dal Coronavirus e un’ondata di disoccupazione che potrebbe travolgerci nel 2021. In questo scenario le banche centrali sembrano aver finalmente dimenticato l’incubo inflazione.