La patrimoniale è dietro l’angolo. L’aliquota sarà del 2% e servirà a recuperare le tasse necessarie a far scendere il debito pubblico di 80 miliardi. Esattamente quanto serve per rispettare l’obbligo del pareggio di bilancio fatto inserire nella Costituzione durante lo sciagurato governo di Monti. In alternativa prepariamoci a ospitare la Troika che ci sottoporrà ad una bel trattamento greco. Da cosa si ricava questa conclusione? Dai conti e anche da un segnale che è venuto – probabilmente sfuggito ai più – proprio dall’ex presidente del Consiglio Mario Monti. Proprio lui. Il padre del fiscal compact.
Veniamo ai fatti. Le banche italiane sono sotto attacco non per i crediti marci ma per i 450 titoli di Btp che hanno in pancia. I mercati che sanno una cosa che non viene mai detta agli italiani: l’ombrello di Mario Draghi potrebbe chiudersi repentinamente. Non per scelta, ma per obbligo ed è su questo che vigilano i tedeschi. La Bce non può comprare titoli di Stato che abbiano un rating inferiore a BBB. Un livello che il debito pubblico italiano potrebbe perdere da un momento all’altro essendo già classificato BBB. I fondamentali dell’ economia italiana peggiorano perché peggiora il contesto mondiale. Basterebbe che una delle agenzie di rating cambiasse anche solo di poco il giudizio per togliere la protezione di Draghi. Sarebbe il disastro. Perché lo spread ha ricominciato a salire nonostante lo scudo della Bce. Se salta è la fine diventando tutti più poveri e meno liberi.
Ciò che preoccupa i mercati non è tanto lo stock di debito – mostruoso, ma ben noto – quanto l’incapacità di aggredirlo. In questo quadro i titoli di Stato italiani divengono più rischiosi e le banche che li possiedono più deboli. Se ai tempi di Berlusconi l’offensiva fu diretta sullo spread oggi è mediata attraverso le banche. Ma l’effetto è lo stesso: mettere sotto controllo l’Italia. Che resta – dopo la Grecia ancora in stato fallimentare – il vero malato d’Europa. E allora? Atteso che alzare la voce in Europa non serve resta una strada sola: la patrimoniale. Lo ha spiegato Mario Monti intervenuto a Omnibus su La 7 osservando: «L’Europa e i mercati non capiscono perché essendo l’Italia il paese con il più alto debito pubblico e la più consistente ricchezza privata non si possa limare un po’ quest’ultima per aggredire il debito». Renzi si vanta di aver abolito la tassa sulla prima casa, ma andando di questo passo i mercati agli italiani toglieranno proprio la casa.













