Le nubi del Covid si addensano all’orizzonte. In Germania, ieri, più di 400 morti. In Austria sono in lockdown. Draghi pare stia studiando, insieme al ministro alla Salute Speranza, un super green pass: sarà difficile entrare nei locali senza vaccinazione. Insomma: il governo dichiara guerra ai No Vax. Basterà a salvare lo shopping di Natale?
“Allargare l’obbligo vaccinale anche alle forze dell’ordine e ai professori – scrivono oggi Tommaso Ciriaco e Giuliani Foschini sulle pagine di Repubblica –. Per bloccare il contagio tra i banchi di scuola, che corre veloce. E per difendere l’operatività di chi si occupa di sicurezza. Proprio agli agenti, infatti, l’esecutivo intende affidare un piano straordinario di controlli sotto la regia del Viminale, con l’obiettivo di verificare il rispetto delle nuove regole imposte con il Green Pass.”
Stando a quanto riporta il quotidiano romano, l’esecutivo ieri avrebbe convocato le Regioni. “Sono ore delicate”, ammette Roberto Speranza, “nei prossimi giorni la priorità sarà evitare l’esplosione del contagio”. Assieme a Maria Stella Gelmini, avrebbe ascoltato i governatori chiedere un inasprimento del passaporto vaccinale. Alcuni – Campania in testa – pretendono che si superi il sistema a colori e si escludano da subito e ovunque i No Vax dalle attività ricreative (bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre). La regola sarebbe quella del 2G anche in zona bianca. Molto netti sono pure Lombardia, Liguria, Campania, Toscana e la Calabria di Roberto Occhiuto. “Restrizioni da subito – è la posizione – a prescindere dal colore delle Regioni”. Una strada, questa, che incontra il favore di Pd e Forza Italia, oltreché di Roberto Speranza, che spinge per un impianto rigido. Il più rigido possibile.
“Nel pacchetto dell’esecutivo, questo è già certo, entrerà anche l’obbligo di vaccinazione per i sanitari e per chi lavora nelle Rsa. E la riduzione della validità del Green Pass, oggi fissata a un anno. Si è ipotizzata una soglia di nove mesi, ma resta possibile una strada più radicale – conclude Repubblica: sette mesi dalla seconda dose. Chi non si metterà a norma con il booster vedrà decadere il proprio passaporto vaccinale. Nel frattempo, il ministro della Sanità annuncia che si potrà accedere alla terza dose a 5 mesi dalla seconda (e non più dopo sei mesi). In stand by, ma comunque in corso di valutazione nonostante le resistenze di Matteo Salvini, anche la possibilità di far valere la carta verde per i minori di 11 anni.”













