Il premier Mario Draghi e il ministro del Tesoro Daniele Franco di oltre 100 microtasse che gravano sulla popolazione: si va dal superbollo, alla tassa di laurea, alle tasse di pubblico insegnamento, all’imposta sugli intrattenimenti, alla maggiorazione del tributo comunale sui rifiuti, passando per la tassa regionale di abilitazione all’esercizio professionale, l’addizionale regionale sui canoni di utenze delle acque pubbliche, i diritti di licenza sulle accise, l’imposta erariale sui passeggeri degli aerotaxi, fino all’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili. il gettito di tali prelievi danno allo Stato un gettito pari allo 0,01 per cento del totale.

“La parola d’ordine che arriva dalla “Bicamerale” del Fisco è “sfoltimento sistematico” delle oltre 100 tasse che gravano sugli italiani – scriveva lunedì Roberto Petrini su Repubblica –: Mario Draghi e il ministro del Tesoro Daniele Franco sono pronti ad impugnare le forbici. Tutti i partiti sono d’accordo, come spiegano le bozze del documento che sarà votato in forma definitiva entro fine mese e servirà da base per il ddl delega che il governo varerà entro fine luglio: i micro-prelievi cumulatesi nel tempo contribuiscono alla complessità del sistema e vanno eliminati. Tanto più, calcola la Commissione, che il gettito di tali prelievi danno allo Stato un gettito pari allo 0,01 per cento del totale.”

Il tema rimbalza da anni, spiega ancora Petrini. Fu oggetto del celebre libro di Tremonti e Vitaletti, “Le cento tasse degli italiani” nella metà degli Anni Ottanta. Reiterato dalla Cgia di Mestre che con l’allora presidente Giuseppe Bortolussi fece una battaglia culminata nel libro “Tassati e mazziati”. Fino a pochi mesi fa quando l’Osservatorio dei conti pubblici della Cattolica guidato da Carlo Cottarelli produsse lo studio “Burocrazia: 91 semplici modi per combatterla”, con un elenco di balzelli di cui si proponeva l’eliminazione.

Forse, finalmente, con Draghi e Franco a Roma è arrivato qualcuno di ragionevole pronto a tagliare tante microtasse che fanno perdere tempo, soldi e pazienza ai contribuenti. E a eliminare dei balzelli, come il superbollo di montiana memoria, che non sono serviti tanto a fare cassa, quanto a distruggere una parte della domanda interna che tanto servirebbe al nostro Paese.

facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmailfacebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail