Mentre il governo Draghi sta pensando di introdurre l’obbligo di mostrare il green pass all’ingresso di ristoranti al chiuso, discoteche e, in generale, luoghi di ritrovo dove ci sia un rischio concreto di contagio da Covid-19, le Borse sprofondano, terrorizzate dalla variante Delta. Già perché la paura ora è che, con le varianti, il virus trovi un modo di aggirare i vaccini, obbligandoci a nuovi lockdown in autunno. Vuoi vedere che ci siamo già giocati il rialzo del Pil del 5,1% previsto da Bankitalia?

La variante Delta inizia a far veramente paura. Le Borse, questa mattina, sono letteralmente sprofondate: tutte le piazze europee, scrive Radioco, che già avevano aperto in calo, accelerano al ribasso, con Milano che arriva a perdere anche tre punti. Gli investitori, come nella precedente ottava, si mostrano preoccupati per l’andamento del numero dei contagi da Covid-19 e per le misure restrittive che potrebbero essere reintrodotte, oltre che sul possibile impatto sulla ripresa dell’economia. In Gran Bretagna, per contro, scatta il «freedom day» ossia il ritorno alla normalità, nonostante il numero dei contagi sia elevato, attorno ai 50.000 casi. “Sullo sfondo rimane il dubbio sulle mosse delle banche centrali e soprattutto della Federal Reserve – aggiunge Radiocor –, tenendo conto del fatto che l’inflazione sta salendo notevolmente e che a riportare il sereno non bastano le rassicurazioni dei governatori, Jerome Powell in testa. Nei giorni scorsi anche la segretaria al Tesoro statunitense, Janet Yellen, ha espresso preoccupazione, sebbene si sia detta convinta che «nel medio periodo vedremo l’inflazione tornare a livelli normali».”

La paura, insomma, è che la variante Delta, da un lato, possa vanificare gli effetti dei vaccini nel contenimento del virus. Al punto che il governo sta ragionando sulla possibilità di obbligare i cittadini a esibire il green pass per entrare in ristoranti al chiuso e discoteche e, più in generale, luoghi di trovo con un rischio concreto di contagio. Il Green pass va fatto, punto. Alla Draghi”. “E le evidenze scientifiche parlano di un provvedimento inevitabile per evitare le chiusure in un contesto di ripresa della circolazione virale – scrive Today.it –. È lo stesso Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente dell’Istituto superiore di sanità, a sentenziare come il documento che attesta il completamento del ciclo vaccinale e la guarigione dal Covid, sarà necessario per accedere non solo a concerti, grandi eventi e stadi, ma anche a cinema, teatri, piscine, palestre. “A titolo personale, dico che va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Peraltro, chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con piu’ tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato” dice in una intervista a Repubblica.”

“Come ha documentato la Cabina di regia, l’età mediana dei nuovi contagiati è 28 anni, dato che dimostra come i contagi siano legati in buona parte alla popolazione giovane in ragione della maggior socializzazione del periodo estivo, un po’ come è successo l’anno scorso” spiega Locatelli. “Gli assembramenti e gli affollamenti hanno favorito la circolazione virale. Basta pensare anche ai focolai legati ai quarti e alle semifinali già individuati a Roma”. La situazione è tutt’altro che rosea: con le Borse terrorizzate dal rischio di nuovi lockdown e un’inflazione che potrebbe esplodere, rischiamo non solo di giocarci quei 5 punti di Pil promessi da Bankit per il 2022, ma anche di sprofondare nella peggiore crisi economica dai tempi del 1919.

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