I lavoratori italiani sono fra i più tassati d’Europa, lo dice il “Taxing Wages”, il rapporto annuale dell’OCSE che mette a confronto il cosiddetto “cuneo fiscale” (oneri e tasse a carico di imprese e lavoratori) in 34 paesi, compresa l’Italia. Secondo lo studio un lavoratore single paga il 47,9%, una famiglia monoreddito il 39,1%. Sono le percentuali più alte al mondo. Peggio di noi soltanto Belgio (52,7%) e Germania (49,5%).

Su questo tema Ernesto Preatoni, fondatore di questo blog, ha dedicato un articolo pubblicato ieri su QN, spiegando che “Un libero professionista prima dell’introduzione della flat tax si ritrovava a far fronte ad almeno due gabelle: l’Irpef e la Inps. Di Irpef paga un’aliquota che varia dal 23% fino al 43% di quello che fattura (attenzione: parliamo di lordo). Poi deve versare circa 25% di quello che fattura all’Inps, se non ha la fortuna di avere una cassa professionale. Al netto delle detrazioni idealmente questo eroe si ritrova a versare allo Stato una percentuale variabile tra il 48% e il 68% di quello che guadagna.”

Diventa facile, secondo Preatoni, capire perché la flat tax già approvata per chi non fatturi più di 65mila euro l’anno non sia un regalo: chi aderisce a questo regime fiscale non gode di detrazioni, paga il 15% sul fatturato, ma deve poi fare i conti con l’Inps. Anche qui, alla fine, il 48% di quello che guadagna se ne va in tasse. Va meglio ai lavoratori dipendenti? Neanche per sogno. Hanno qualche certezza in più rispetto ai liberi professionisti, ma non possono detrarre quasi niente. Come ha appena certificato l’OCSE circa il 48% (a volte anche di più) del lordo della busta paga se ne va in tasse e previdenza.

“In un simile scenario – conclude Preatoni – è facile capire una cosa: in un Paese che si prende la metà di quello che guadagneresti per offrire – a parte la sanità – servizi e infrastrutture scadentissima, la strada, se vogliamo ricreare un minimo di domanda interna, può essere solo una: tagliare le tasse. Ridurre il numero di gabelle e far scendere l’imposizione.”

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