Ve lo ricordate Nicolas Sarkozy? Passato alla storia per essere stato Presidente della Repubblica di Francia, oltre che protagonista della cronaca rosa per aver sposato la modella Carla Bruni. Famoso anche per le risatine e gli sguardi di intesa con la Merkel nel corso della conferenza stampa congiunta al termine della sessione a 27 del vertice europeo del 2011, dopo che un giornalista aveva chiesto se Berlusconi avesse dato rassicurazioni circa le misure previste dall’Italia per ridurre l’indebitamento. Ecco Sarkozy non ride più: ieri è stato condannato a tre anni di reclusione per corruzione.
Come raccontava ieri il sito del Corriere della Sera, l’ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, è stato condannato a 3 anni – 2 con la condizionale – per lo scandalo delle intercettazioni. Fra le accuse, la corruzione di un magistrato. L’ex capo dello Stato era finito alla sbarra perché sospettato di aver ottenuto da un magistrato della Corte di cassazione, Gilbert Azibert, delle informazioni in cambio di un posto alla Corte di revisione a Monaco. L’accusa aveva chiesto una condanna a 4 anni. Dopo la sentenza Sarkozy è uscito dal palazzo di giustizia senza rilasciare dichiarazioni.
“Le informazioni sollecitate dall’ex capo dell’Eliseo e che gli erano costate l’incriminazione riguardavano un possibile finanziamento alla sua campagna elettorale del 2007 – proprio quella che l’avrebbe portato ai vertici dello Stato fino al 2012 – proveniente dalla Libia – spiega il Corriere –. Per quei fatti era stato anche posto in stato di fermo per alcune ore da parte della polizia giudiziaria. Sarkozy ha sempre respinto tutte le accuse che gli sono state mosse: ora avrà diritto di scontare l’anno di pena residua ai domiciliari e con un braccialetto elettronico in alternativa al carcere. Questa, quanto meno, è la soluzione prospettata dalla presidente del tribunale, Christine Mée. Oppure di svolgere lavori socialmente utili. I legali dell’ex presidente hanno comunque annunciato che appelleranno la sentenza.”
Nella storia di Francia Nicolas Sarkozyè il secondo presidente francese a subire una condanna penale: nel 2011 era toccato al suo predecessore Jacques Chirac, a cui vennero inflitti due anni per alcune assunzioni di favore al comune di Parigi. A Chirac però era andata meglio: non aveva dovuto scontare la pena. Sarkozy può scegliere: o i domiciliari o il braccialetto elettronico per almeno un anno. Oppure lavori socialmente utili, come quelli che – mutatis mutandis – vennero imposti all’ex presidente del Consiglio italiano, Berlusconi. Sarkozy, insomma, ha finito di ridere.













