Il Sole 24 Ore ha appena pubblicato i risultati di un sondaggio realizzato da Antonio Noto sulle ricadute economiche della crisi prodotta dall’epidemia di Covid-19 in Italia. I risultati sono agghiaccianti. Un esempio: quasi 6 italiani su 10 quest’anno non potranno permettersi di andare in vacanza e quasi un terzo degli intervistati teme di finire i risparmi a propria disposizione entro la fine di agosto.
“È ancora impossibile stimare ciò che accadrà nel futuro, ma la fotografia attuale del portafoglio degli italiani è davvero impietosa – scrive Noto sulle pagine del Sole 24 Ore –. Solo per 4 percettori di reddito su 10 la propria situazione economica non è cambiata, ma il 16% ha già registrato mancati ricavi pari ad oltre la metà dei compensi rispetto a quanto riceveva prima del lockdown e un ulteriore 20% lamenta la diminuzione delle proprie entrate nell’ordine del 30%: insomma per circa quattro italiani su 10 il contraccolpo finanziario è elevato.
Sono le donne, secondo il sondaggio, ad aver subìto una maggiore perdita dei ricavi durante questo periodo. Gli effetti delle mancate entrate, poi, si riflettono immediatamente non solo su una diminuzione dei consumi, ma spesso anche sulla capacità di far fronte a spese essenziali di sostentamento. Per esempio, con il perdurare della crisi il 30% del campione degli italiani intervistati da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore teme di avere, a breve, difficoltà per pagare le spese per la casa, dalla rata del mutuo al canone di affitto o del condominio. Il 32% è preoccupato di non poter sostenere le spese mediche, mentre il 34% ha già ridotto in maniera drastica gli acquisti non alimentari e il 20% già dichiara di consumare meno cibo.
Ancora più nere sono le prospettive per il futuro. “Proiettando la propria situazione economica ai prossimi mesi, l’11% dice di avere già consumato tutti i risparmi e quindi non potrà più attingere ai fondi personali – aggiunge Noto –. A questi si aggiunge un ulteriore 17% secondo il quale le proprie riserve termineranno tra luglio ed agosto, mentre il 17% ha autonomia finanziaria fino a dicembre e il 16% almeno per un altro anno. In generale, quindi, si può dire che la criticità ricade su circa la metà dei percettori di reddito che a breve o entro fine anno teme di trovarsi in difficoltà.”
Anche le prossime vacanze saranno condizionate dall’emergenza economica e sanitaria. “Infatti – conclude Noto – solo il 26% stima che trascorrerà tra luglio e settembre almeno una notte fuori casa per turismo. E tra chi invece rinuncia (58%) la motivazione prioritaria è quella economica (37%) rispetto a quella sanitaria (29%). Per avere un dato di confronto di quanto i flussi turistici siano in netta flessione, basti pensare che nell’estate 2019 il 40% degli italiani ha trascorso almeno una notte fuori casa per turismo.“













