La forza contrattuale dell’Unione Europea sembra che dovesse seppellire la Gran Bretagna, subito dopo la Brexit e prima del Covid. E dopo la pandemia pareva che Bruxelles potesse ottenere più vaccini e a condizioni migliori per i propri cittadini. Niente di più sbagliato: Londra, senza lacci e lacciuoli dell’Unione, ha fatto partire prima la campagna di vaccinazione e i risultati si vedono. L’Europa, lenta come un pugile suonato, prosegue a colpi di lockdown mentre Austria e Danimarca hanno già deciso di fare da soli, accordandosi con Israele per la campagna di vaccinazione.
“Il cancelliere Sebastian Kurz ha annunciato che collaborerà con Israele e Danimarca per produrre vaccini di seconda generazione in grado di rispondere alle mutazioni del coronavirus – scriveva qualche giorno fa l’agenzia di stampa AGI –. “Austria, Danimarca e i membri del gruppo ‘First Mover’ in futuro non faranno più affidamento sull’Ue e, insieme a Israele, produrranno dosi di vaccino di seconda generazione per far fronte ad ulteriori mutazioni del coronavirus”, ha detto il leader popolare prima di partire per una visita in Israele. Kurz questa settimana visita Israele insieme al premier danese, Mette Frederiksen, per assistere al lancio rapido del vaccino israeliano.”
L’annuncio di Kurz, spiega ancora AGI – segna uno strappo rispetto al programma congiunto di acquisti di vaccini della Ue per gli Stati membri, che è stato criticato per essere troppo lento a concludere accordi con i produttori. Con i Paesi partner saranno portate avanti congiuntamente anche le ricerche sulle possibili cure da Covid. Il cancelliere austriaco ha spiegato che la decisione di accettare che l’Ue fornisca i vaccini agli Stati membri era corretta in linea di principio, ma l’Ema (l’Agenzia europea del farmaco) è stata troppo lenta ad approvare i vaccini mentre le aziende farmaceutiche hanno accumulato troppi ritardi nelle forniture.
Se Gran Bretagna, senza aiuti europei, ha dimostrato che chi fa da sé fa per tre, la scelta di Austria e Danimarca rappresenta la definitiva Caporetto per l’Unione. La forza dell’Europa a 27, così come era stata concepita dai padri fondatori, sarebbe stata, in teoria, quella di avere un peso e un’efficienza superiore a quella dei singoli Paesi che la compongono. Di fatto si tratta di un Moloch burocratico con un’Agenzia dedicata all’autorizzazione dei farmaci, l’Ema, che non sta brillando né per efficienza né per velocità. Nel frattempo il virus corre e anche gli aiuti all’economia dei singoli Paesi, tanto promessi, si sono ancora visti arrivare.
Sicuri che in Gran Bretagna abbiano fatto male i loro conti? A noi non sembra.













